Le patate sono un degli ortaggi più amati, e servite in qualsiasi loro versione sono sempre ed ovunque apprezzate. Nessuno può resistere ad un piatto di patate fritte appena fatte, croccanti e dorate. Ma dovrebbe: in particolare se si soffre di diabete o si ha necessità di controllare la glicemia per motivi di dieta. Le patate, anche preparate con tecniche più leggere, sono sempre da evitare in caso di diabete. Basti pensare che il loro indice glicemico è di 85 ca. e può variare a seconda della cottura o del fatto che siano servite calde o fredde. Ma si tratta di una variazione sempre al rialzo, quindi non si scappa: le patate non sono un alimento concesso in caso di diabete.
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Le patate fritte sono ricche di amido, carboidrati e grassi: una tripletta micidiale per chi soffre di diabete. Con questa patologia sono molti gli organi posti sotto stress, tra cui proprio il cuore e l’apparato cardiocircolatorio. Per questo è importante curare bene sia l’alimentazione che lo stile di vita, e non limitarsi soltanto a bandire lo zucchero dalla propria tavola. I grassi saturi che le patate acquisiscono durante la frittura portano un inevitabile innalzamento del colesterolo cattivo, causa a sua volta di infarto ed ictus. Per un diabetico è importante non assumere grassi saturi per più del 10% delle calorie giornaliere totali. Inoltre, ma vale per tutti, tutti i cibi ricchi di amido come le patate, se fritti, sviluppano acrilamide, una sostanza tossica messa in correlazione con l’insorgenza di alcuni tumori.
Lo studio sulle patate fritte che tutti dovrebbero conoscere
Anche se non è piacevole saperlo, è bene tenere in considerazione lo studio apparso sull’American Journal of Clinic Nutrition, accreditata rivista medica di riferimento in campo alimentare. La ricerca evidenziava come mangiare patate fritte due o più volte la settimana aumentasse e addirittura raddoppiasse il rischio di mortalità degli adulti. Per giunta si parlava di individui sani, privi di particolari patologie pregresse. Nonostante ciò le patate fritte causano aumento di peso, sintomi da dipendenza, aumentato rischio di patologie cancerose, aumento della pressione. Si tratta quindi di un alimento a cui tutti dovrebbero prestare particolare attenzione, ma da cui i diabetici è bene stiano alla larga.
