Come molte altre piante impiegate come ortaggi, anche lo spinacio ha le sue origini in Asia, e sembra sia stato introdotto in Europa intorno all’anno 1000. Da allora è divenuto un elemento molto importante della dieta europea, grazie alle sue numerose proprietà e alla semplicità di coltivazione. In particolare grazie al fatto che questa pianta ha una elevata tolleranza al freddo e il suo ciclo colturale è autunno-vernino, un periodo in cui ben pochi altri vegetali riescono a prosperare. Al giorno d’oggi è la sua conservabilità che lo rende uno degli ortaggi più apprezzati. Se surgelato infatti, lo spinacio perde pochissimo del suo sapore e delle sue qualità organolettiche, e molti preferiscono utilizzare verdure congelate sia per la comodità di acquisto che per evitare di doverle pulire. Ma cosa succede a chi mangia spinaci crudi?

Spinaci, conosciamoli meglio

Probabilmente associate lo spinacio al famoso Braccio di Ferro che, per salvare la sua Olivia, utilizzata proprio questo prodotto per recuperare le energie. Da qui la diffusa idea che lo spinacio abbia un elevato contenuto di ferro. In realtà ne hanno pochissimo, molto meno dei carciofi, delle lenticchie o della farina di soia. Inoltre il ferro contenuto negli spinaci è scarsamente biodisponibile a causa di altri elementi che lo compongono, come l’acido fitico e l’acido ossalico. Quest’ultimo inoltre è causa di calcoli renali: si tratta dunque di un ortaggio inviso a chi soffre di calcolosi e da mangiare con parsimonia. Vale comunque la pena non rinunciarci, in particolare per la loro ricchezza di vitamina A e acido folico, e nitrato in quantitativi non pericoli ma utili a rafforzare la muscolatura. Grazie al loro apporto di luteina gli spinaci contribuiscono a proteggere gli occhi e migliorare la vista.

Spinaci crudi, assolutamente si, ecco i motivi

Mangiare gli spinaci crudi è sempre una buona idea, perché la loro ricchezza di vitamina C andrebbe persa con la cottura. La combinazione di magnesio, carotenoidi e vitamine C ed A fanno degli spinaci un ottimo anti-tumorale. Gli spinaci hanno anche un buon contenuto di vitamine E, K1, B1, B2, B6 e PP, contribuendo così a trasformare il cibo in energia. Inoltre apportano zinco, fosforo, calcio, rame e potassio che li rende ortaggi altamente remineralizzanti, tonificanti e cardiotonici. Sono anche ricchi di fibre (2,2 g ogni 100 di prodotto) utili a regolare il transito intestinale. Mangiati crudi contribuiscono a raggiungere rapidamente la sazietà e mantenerla a lungo, aiutandoci nella perdita di peso, nel controllo del colesterolo e della glicemia alta.

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