In un connubio di sapori tradizionali e consistenze sorprendenti, la ricetta che stiamo per deliziare incanta per la sua audacia e comfort gastronomico. Un’enfasi particolare viene data alla doratura perfetta della trippa e all’accostamento con la morbidezza della crema di ceci, arricchita dalla presenza dei carciofi. Questa elevata rappresentazione dell’arte culinaria è un tributo ai piatti iconici romaneschi rivisitati dallo chef Gian Piero Fava. Andiamo ora a scoprire come trasformare semplici ingredienti in un piatto celebrativo della cucina italiana.

“É sempre mezzogiorno”: trippa fritta su crema di ceci e carciofi di Gian Piero Fava – Dettagli ricetta

Tempo di preparazione Numero di Persone Tempo di cottura Tempo totale
30 minuti 4 persone 1 ora e 20 minuti Circa 2 ore

“É sempre mezzogiorno”: trippa fritta su crema di ceci e carciofi di Gian Piero Fava – Ingredienti

  • 1 kg di trippa
  • 500 ml di latte
  • 100 g di farina 00
  • Trito di rosmarino e timo
  • 50 g di pecorino
  • 1 lime
  • alloro
  • chiodi di garofano
  • mezzo bicchiere di aceto di mele
  • mezzo bicchiere di vino bianco
  • 1 l di olio per friggere
  • pepe
  • 400 g di ceci
  • 1 g di bicarbonato
  • 1 cipolla
  • 1 costa di sedano
  • 1 carota
  • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • brodo vegetale
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 peperoncino
  • rosmarino
  • salvia
  • olio
  • 4 carciofi
  • burro chiarificato
  • 1 cipolla rossa
  • prezzemolo

“É sempre mezzogiorno”: trippa fritta su crema di ceci e carciofi di Gian Piero Fava – Procedimento

Iniziamo con l’aromatizzazione: scaldiamo un dito di olio in un pentolino. Aggiungiamo uno spicchio d’aglio, peperoncino fresco, rosmarino, altre erbe aromatiche, cipolla e portiamo a 50°C.

Per la crema, in una padella, facciamo soffriggere un trito di sedano, carota e cipolla con un generoso filo d’olio. Aggiungiamo i ceci precedentemente ammollati per una notte, scolati e il concentrato di pomodoro. Copriamo con brodo vegetale, aggiungiamo un pizzico di bicarbonato e cuociamo per circa 40-50 minuti. Frulliamo la maggior parte dei ceci fino a ottenere una crema e la mescoliamo con i ceci interi. Incorporiamo l’olio aromatizzato.

La trippa, già bollita, viene ribollita in acqua con aceto, vino, chiodi di garofano, bacche di ginepro ed erbe. Dopo averla scolata, la tagliamo a pezzettoni e la immergiamo nel latte. La scoliamo di nuovo e la infariniamo con una miscela di farina 00 e di mais, infine la friggiamo in abbondante olio caldo fino a che non sarà ben dorata. La adagiamo su carta assorbente e condiamo con rosmarino, sale grosso, pepe e scorza di lime.

In una padella facciamo sciogliere del burro chiarificato. Posizioniamo i carciofi puliti a testa in giù e aggiungiamo petali di cipolla rossa ed erbe. Copriamo con carta forno e coperchio e lasciamo cuocere per 20-30 minuti fino a doratura.

Serviamo la trippa fritta su un letto di crema di ceci, affiancata dai carciofi dorati.

“É sempre mezzogiorno”: trippa fritta su crema di ceci e carciofi di Gian Piero Fava – Consigli e Varianti per la ricetta

Per i più audaci, si consiglia di aggiungere un pizzico di pepe nero alla crema di ceci per un gusto più deciso. Se amate i contrasti, provate a spolverare la trippa con un tocco di paprika affumicata prima di servirla. Per un tocco originale, potete anche sostituire il pecorino con Parmigiano Reggiano stagionato per un sapore più intenso. Buon appetito!

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