Zucca, castagne, uva e altri alimenti autunnali ci aiutano a preparare il nostro cervello e il nostro corpo all’inverno in arrivo.

I cambiamenti stagionali sono solitamente significativi, non solo per le attività sociali, ma anche per il nostro corpo.

È fondamentale fare scorta di pasti autunnali per prepararsi all’arrivo dell’inverno a tavola. Per evitare i primi freddi, che possono iniziare già a ottobre con le malattie stagionali, è fondamentale fare attenzione a ciò che si mangia, massimizzando i vantaggi di alcuni cibi tradizionali autunnali: perché la natura ci viene sempre in soccorso. Ecco alcuni piatti autunnali da consumare per preparare il corpo e la mente all’inverno.

1. Frutti di bosco

L’uva è un buon rifornimento di glucosio, che è un carburante vitale per il cervello ed è necessario per molti dei suoi processi. È uno spuntino eccellente per quando abbiamo bisogno di rimettere in moto i processi cerebrali. L’uva contiene attività antiossidanti e angioprotettive (cioè che combattono le malattie coronariche e aumentano la circolazione cerebrale), oltre ad aumentare la circolazione sanguigna, proprio nei mesi in cui generalmente si cammina meno: ottimo per quando si torna al lavoro o alla routine scolastica.

2. Zucca

La zucca è ricca di antiossidanti, in particolare di carotenoidi, e i suoi vantaggi ci aiutano in vari periodi dell’anno, soprattutto all’arrivo dei primi freddi. Oltre alla vitamina A, alla vitamina C e alle vitamine del gruppo B, è un pasto molto significativo per la presenza di acidi grassi omega -3, noti come “grassi buoni”, e di molte fibre. Inoltre, la zucca contiene minerali come il potassio, il fosforo, il magnesio e il selenio, oltre a un’elevata quantità di acqua, che la rende ottima per disintossicarsi.

3. Succo di melograno

Si chiama melograno, ma tutti lo chiamano melagrana, come il suo albero: in ogni caso, è un frutto di stagione, ma è ricco di nutrienti ideali per questo periodo dell’anno. È ricco di antiossidanti e flavonoidi, ma anche di vitamine A, B, C ed E, nonché di minerali fondamentali per la produzione di energia, come potassio, fosforo, zinco, rame e manganese. Il melograno sostiene il sistema immunitario e renale, per questo è molto utile per combattere i disturbi stagionali. Inoltre, a causa della maggiore assunzione di pasti grassi durante l’inverno, la melagrana aiuta a ridurre i livelli di colesterolo cattivo nel sangue: è ideale per la prima colazione, anche sotto forma di marmellata.

4. Funghi

I funghi sono un alimento estremamente nutriente e non c’è da stupirsi che siano considerati un’ottima alternativa ai pasti animali grazie alla loro elevata quantità di proteine vegetali, che comprendono la maggior parte degli aminoacidi necessari. Sono la dieta migliore per recuperare le forze perché, oltre alle proteine, hanno un’elevata quantità di vitamine del gruppo B (che spesso si trovano negli alimenti di origine animale), fibre e acqua. Contengono inoltre una serie di minerali, tra cui potassio, sodio, calcio, ma anche selenio, ferro e manganese, a seconda della specie. Grazie al loro elevato contenuto nutrizionale, i funghi possono contribuire a rafforzare il sistema immunitario, a migliorare la salute delle ossa e a trattare la debolezza e l’anemia.

5. Pere

Le pere sono un frutto che si può trovare praticamente tutto l’anno, ma danno il meglio di sé in autunno. Le cultivar autunno-invernali, che maturano a settembre, sono Abbot, Conference e Kaiser. Anche in questo caso si tratta di frutti energizzanti che, grazie alla presenza di vitamine del gruppo B e di fruttosio, forniscono grande energia e favoriscono il recupero delle forze: per questo motivo sono inserite nella dieta di chi ha subito un intervento chirurgico, dei bambini, degli anziani e, in generale, delle persone che necessitano di una dieta ricostituente.

6. Radicchio (ravanello)

In questo contesto, si tratta di una dieta ipocalorica ricca di nutrienti come i sali minerali (in particolare fosforo, magnesio, ferro, potassio, ma anche zinco, rame e manganese), le fibre e le vitamine come la vitamina K, A, C e le vitamine del gruppo B. Il radicchio è depurativo e disintossicante grazie a questi ingredienti, che si combinano con l’azione diuretica fornita dall’enorme quantità di acqua; inoltre, le fibre e i sali minerali aumentano la funzione epatica, aiutandoci a eliminare le tossine. L’elevato contenuto di vitamina C del radicchio contribuisce a rafforzare le nostre difese immunitarie, proteggendoci da malattie come il raffreddore e l’influenza stagionale.

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